In questo periodo il mondo del fitness è messo a dura prova dal Coronavirus: palestre chiuse e limitazioni negli spostamenti e negli incontri tra persone dell'ultimo decreto limitano ancora l'attività tradizionale dei professionisti del settore. In questo contesto, i personal trainer possono svolgere la loro professione? La risposta è sì, grazie soprattutto alle nuove soluzioni digitali.
Esistono numerose alternative che, rispettando tutte le indicazioni del DPCM, permettono ai Personal Trainer di rimanere in attività. Eccone alcune:
1. Allenamenti all'aperto
Rimane sempre possibile allenarsi all'aperto, sia nei parchi sia nei centri di allenamento all'aperto, a patto che vengano rispettate la distanza e le altre norme di sicurezza e l'allenamento si svolga in forma individuale. In Zona Rossa è poi necessario anche essere nei pressi della propria abitazione.
Non saranno possibili i contatti fisici tra e con i clienti, e non sarà possibile allenarsi in piccoli gruppi di persone distanziate, ma sicuramente sarà una delle prime cose che tornerà possibile al miglioramento della situazione.
Il potersi allenare all'aperto può risultare anche un aspetto mentale molto importante e stimolante per i clienti.
2. Personal Training Dal Vivo
Proseguono anche le attività di Personal Training One-to-One, anche al chiuso nel caso riguardino attività che possano fungere da presidio sanitario obbligatorio (fisioterapia o riabilitazione) o rientranti nei livelli di assistenza essenziali.
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3. Personal Training Online
Le chiusure e le limitazioni nelle palestre obbligano tutti i professionisti del settore a riorganizzarsi: se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, questa situazione può essere vista come un'opportunità per testare il coaching online o a distanza. Il coaching online infatti garantisce di gestire i propri clienti attuali ma anche di espandere la propria clientela, garantendo una fonte di reddito diversificata nel momento in cui sarà possibile rientrare nelle strutture.
Il coaching online inoltre è flessibile e può adattarsi a tutte le esigenze: si possono assegnare allenamenti a corpo libero o basati sull'attrezzatura che dispone il cliente a casa, oppure ancora utilizzare oggetti di uso comune.
É fondamentale però disporre dei mezzi necessari per poter gestire i propri clienti a distanza e monitorare i loro progressi. Munirsi di un software per personal trainer può essere la scelta più comoda e utile per ottimizzare al meglio la comunicazione con il cliente.
In Conclusione
Il decreto lascia quindi la possibilità di continuare la propria attività di Personal Trainer e ai titolari di palestre di spostarla all'aria aperta.
La situazione in continuo aggiornamento obbliga però a rimanere sempre aggiornati sui nuovi decreti che modificano le limitazioni e le possibilità di attività dei personal trainer, soprattutto per l'allenamento all'aperto e one-to-one.
In ogni caso, non possiamo che consigliarvi di approfondire il discorso del coaching online: gestire clienti a distanza e monitorarne i loro progressi periodicamente, grazie ai software attualmente disponibili sul mercato, vi permetterà sia di superare questo periodo difficile ma anche di differenziarvi dai personal trainer tradizionali.
Il futuro è digitale, e lo sarà anche per il mondo del fitness.
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