Abbiamo chiesto al Personal Trainer Luca Ricci, che ha creato la sua app di allenamento personalizzata Health&Training Studio - Prof. Ricci con REVOO, di raccontarci di come è nata la sua passione verso il mondo del fitness e di come sia riuscito a trasformarla nel suo lavoro.
Luca Ricci, titolare dell'Health&Training Studio di Terni, è anche professore in Scienze Motorie e Sportive, Chinesiologo e Preparatore Atletico Professionista, oltre che Personal Trainer.
Con il suo lavoro desidera mettere sempre la sua esperienza e le sue competenze a disposizione delle persone, tutte, per aiutarle ad ottenere risultati legati all’ambito della salute, dell’attività fisica e dell’allenamento.
- Come è nata la tua passione per il fitness?
- Raccontaci un po’ il tuo percorso professionale.
- Cosa ne pensi del coaching online?
- In che modo REVOO ti sta aiutando a migliorare il tuo lavoro?
- Alla riapertura delle palestre pensi che il tuo lavoro sarà lo stesso di prima?
1. Come è nata la tua passione per il fitness?
La mia passione per il movimento e lo sport è nata da bambino. Mi sono appassionato al calcio e sono stato ragazzino, ragazzo, uomo, professionista di sport e di calcio fino all'età di 23 anni, quando ho deciso di focalizzarmi sulle Scienze Motorie.
Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare molto presto con la Ternana Calcio da preparatore atletico. Questo mi ha permesso di portare sia gli studi che la mia esperienza professionale nei confronti prima dei ragazzi e poi dei calciatori della prima squadra della Ternana. Sono stati 3 anni molto formativi e di grande esperienza.
Poi a 29 anni tocco l'apice professionale abilitandomi a professore, ovvero preparatore atletico professionista di calcio. Paradossalmente là finisce tutto perché , dato che le dinamiche del calcio sono particolari, decido di tirarmene fuori definitivamente.
Così decido di aprire un piccolo studio nel 2010 di personal training e Chinesiologia all'interno di una bellissima palestra a Terni.
Se mi do un merito, è quello di aver innalzato la figura professionale del Trainer a Preparatore atletico, una figura specializzata che uscisse dalla pesistica e dalla cultura fisica, e che ampliasse il concetto di training e Wellness.
La mia passione è diventata la mia professione, di cui tutt'oggi godo in ogni momento.
2. Raccontaci un po' il tuo percorso professionale.
Il mio percorso professionale parte dal calcio a livello professionistico e poi si dirige verso la libera professione.
Ho uno studio PT dal 2010 che ha avuto un una serie di step molto importanti tra cui l'ultimo, proprio in corrispondenza del lockdown, in termini qualitativi: il lockdown mi ha dato l'opportunità di creare "la mia opera" , ovvero di dedicarmi 14 ore al giorno a tagliare foto e video per archiviare oltre 2000 esercizi. Ad oggi non mi considero assolutamente arrivato in termini di margini di miglioramento, ma sono davvero molto soddisfatto.
3. Cosa ne pensi dell'online coaching?
Del coaching online posso dire onestamente che non mi è mai piaciuto prima, non mi è piaciuto durante questo anno di Covid e non credo che mi piacerà in futuro. Non ritengo che l'online possa essere il futuro del nostro mestiere che come tanti altri mestieri è fatto di rapporti umani, di linguaggio del corpo e di attività fisica.
4. In che modo REVOO ti sta aiutando a migliorare il tuo lavoro?
E' difficile da descrivere la soddisfazione che provo nel poter propormi ai clienti in prima persona. Grazie ad uno staff disponibile e professionale, REVOO mi ha permesso di avere un'applicazione personalizzata cucitami addosso.
Nonostante io mi basi sulla scienza e sulla metodologia dell'allenamento, in realtà metto molto della mia creatività nella mia attività, che nasce da una mia esperienza ed empatia nei confronti del cliente, che poi è una persona che va al di là del fisico.
REVOO mi ha dato veramente l'opportunità di esprimere al meglio la mia creatività e quello che faccio, oltre che quello che sono.
Luca ha creato la sua app con REVOO
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5. Alla riapertura delle palestre pensi che il tuo lavoro sarà lo stesso di prima?
Quest'ultimo periodo inevitabilmente ha portato dei cambiamenti.
Purtroppo io sono un po' "old school" ed in parte mi rendo conto di essere indietro rispetto ad alcuni concetti relativi all' online. Però allo stesso modo sento la forte esigenza che la persona venga, almeno all'inizio, fisicamente nel mio studio, perché per me un esperto del movimento deve avere la persona difronte.
Ovviamente questo periodo ha portato a riconoscere l'importanza che le applicazioni ed il coaching online possono apportare ai loro allenamenti e alla loro qualità.
Ognuno si collocherà sul proprio segmento di mercato: ci saranno le palestre senza istruttori che si serviranno solo di device ed applicazioni, palestre dove i personal trainer lavoreranno ancora "a braccio" e poi ci saranno gli studi che come il mio, utilizzano in maniera maniacale le applicazioni perché dietro c'è una programmazione ed una personalizzazione.
Mi auguro personalmente di non cambiare la mia identità, se non migliorandola dal punto di vista della collocazione sul mercato e di riconoscimento.
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